Plum cake mais e mandorle al profumo di limone



Tra i miei sostenitori più accaniti c'è di sicuro mia cugina Raffa. E per sostenitori intendo coloro che vorrebbero che mi dedicassi esclusivamente alla pasticceria, mollando tutto quello a cui mi sono dedicata fino ad ora. Che è quanto di più lontano si possa immaginare dall'arte pasticcera, ovviamente.
Come già credo di aver lasciato intendere in più di un post, l'idea tutto sommato non mi dispiacerebbe... Ma tra il dire ed il fare, c'è di mezzo il mare. E c'è anche l'immenso rispetto che ho per il lavoro del pasticcere, che di sicuro non si improvvisa e che, come tutti i lavori, ed in particolare quelli che richiedono saperi e competenze specifici, implicano sacrificio e dedizione.
Chissà se, dovendo far dolci per vivere, il piacere che provo nel realizzarli rimarrebbe tale? Il dubbio è lecito ed è quello che, ogni volta, oppongo a chi mi dice... dai, prova! E ad oggi questo dubbio rimane irrisolto... o forse, almeno per il momento, mi piace farlo rimanere tale :)
Ma parlavo di Raffa. Chiaramente, mia cugina -non solo nella prospettiva di un eventuale mio cambiamento di vita ma anche, e soprattutto, nella speranza che di tanto in tanto mi presenti a casa sua con qualche dolcetto- mi sprona con regalini ad hoc, nelle occasioni comandate.
Ed un paio di Natali fa mi ha fatto dono del libro Torte del pasticcere Maurizio Di Mario. 
Ecco, non so per quale motivo, pur adorando sfogliare e documentarmi sui libri del settore, alla fin fine tendo sempre a non realizzare i dolci che leggo tra le pagine stampate! 
Forse sarà che ormai il web è una fonte continua di ispirazione e mi distrae con input innumerevoli per cui mi dimentico di tornare alle origini, a quando le ricette si trovavano esclusivamente sui libri o sulle riviste di cucina: alzi la mano chi non ha cominciato a "studiare" sul mitico Cucchiaio d'Argento, volumone che non mancava di fare mostra di sè nelle cucine delle casalinghe anni '60? A mia madre lo regalarono da ragazza, e da bambina quante volte mi ricordo di averlo sfogliato, curiosando tra le sue pagine scritte in caratteri piccolissimi ed ammirando le foto, per lo più in bianco e nero, che di tanto in tanto illustravano le ricette... e dev'essere ancora lì, da qualche parte, ormai in versione vintage.
Insomma, qualche giorno fa mi sono detta che era ora di provare una delle ricette del libro di Di Mario e facendo i conti con quello che avevo in dispensa, la mia scelta è caduta su quello che lui chiama Plum cake al limone e mandorle: una ricetta completamente gluten free e, devo ammettere, sorprendentemente buona oltre che incredibilmente facile.
Ah, mia cugina Raffa di questa meraviglia non ne ha avuta neanche una fetta... però Raffa, che dire? Era veramente buono e magari alla prossima ne faccio uno tutto per te! ;))

A chiunque si vorrà cimentare, come sempre, un dolcissimo assaggio :-)

***


Plum cake mais e mandorle al profumo di limone
(da una ricetta di Maurizio Di Mario)

120 gr. di farina di mais tipo fioretto o fumetto
200 gr. di farina di mandorle
200 gr. di zucchero a velo
200 gr. di burro morbido
3 uova intere
il succo e la buccia grattugiata di un limone
1/2 bustina di lievito per dolci
un pizzico abbondante di sale
mandorle a lamelle q.b. per decorare

Innanzi tutto, preriscaldare il forno a 180°. In una ciotola capiente o nella planetaria sbattere bene con la frusta il burro a temperatura ambiente e lo zucchero a velo, fino ad ottenere una crema bianca e spumosa.


Aggiungere quindi le uova, una alla volta, mescolando bene per farle amalgamare al composto, e poi la buccia ed il succo del limone.
A parte, mescolare le due farine con il lievito ed il pizzico di sale, ed aggiungere un pò per volta le polveri al composto, sempre mescolando: l'impasto dovrà risultare consistente ma morbido.


Infine, versare il composto in uno stampo da plum cake ben rivestito con carta forno. Livellare in superficie e cospargere di mandorle a lamelle.


Infornare a 180° gradi e cuocere per circa 35/40 minuti.
Sformare quando il plum cake sarà giunto a temperatura ambiente: data la totale assenza di glutine il dolce è molto delicato e si sbriciola facilmente, pur rimanendo di una sofficità e di una morbidezza davvero uniche.


Con questa ricetta partecipo al contest Dolci gluten free del blog Cool kitchen and photos



Commenti

  1. favoloso davvero questo cake...chissà che profumo!

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    1. Grazie cara Ale...e pensa che ho usato i limoni di Amalfi...quindi un profumo strepitoso!! :)

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  2. Grazie Mony, sei sempre così carina <3

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  3. Che bontà! Mi sono salvata la ricetta che voglio provarla ;-)

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    1. Ehilà, ciao! Io ho trovato questo plumcake molto delicato e poi Di Mario insegna all'Università dei Sapori di Perugia.. Insomma, una garanzia!! :) se provi fammi sapere com'è, buon weekend!

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  4. Eccomi anch'io tra le tue pagine, felice di conoscerti perchè scopro un blog molto bello, con bellissime fotografie e piacevolissimo da leggere !
    Come non darti ragione? Anch'io ho cominciato a provare le ricette sfogliando libroni un pò vintage che ancora fanno bella mostra di se a casa di mia madre, e che ogni tanto risfoglio e prendo in prestito! Prima internet non sapevamo neppure cosa fosse e quindi dai libroni attingevamo!
    Che dire di questo plum cake? Solo a guardarlo viene voglia di addentarlo, tanto è invitante e bellissimo ! Complimenti :)

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    1. Cara Patrizia, grazie! Hai visto, a volte il caso ci fa seguire fili che ci conducono a capi inattesi...anche x me trovare il tuo blog è stato una piacevole sorpresa!! a presto, allora! :)

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