La torta all'ananas di zia Lucia


Questa è una torta con una storia.. e secondo me, nel favoloso mondo delle torte, quelle che hanno una storia sono in assoluto le più buone! La mia cara zia Lucia, la sorella maggiore di mio padre, la prepara da tempo immemore: solo ed unicamente questa, tant'è che in famiglia noi la chiamiamo semplicemente "la" torta di zia Lucia, dando per scontato che si tratti sempre di questa torta rovesciata all'ananas. Non che sia una cuoca provetta, la zia Lucia. Ma pochi piatti collaudati, quelli li sa fare proprio bene!
Avete presente quei bei pranzetti domenicali con la tovaglia bianca fresca di bucato, i piatti del servizio buono, ed una serie di portate semplici, classiche, da pranzo della domenica, appunto, che ti confortano il cuore? Preparate e servite con amore, come solo una zia amorevole sa fare. E, a fine pasto, servita sull'immancabile piattino di porcellana e con la forchettina da dolce tirata a lucido, arriva lei, una sontuosa fetta di torta all'ananas.
Alta, soffice, leggera, inzuppata al punto giusto del dolce succo del frutto. Che ci siamo sempre chiesti ma come la farà mai, questa torta, che le riesce sempre così perfettamente bene! Mai una volta, che so, un pò duretta, un pò poco dolce o un pò bruciata. Mai.
Me la sono sempre immaginata lì in cucina, zia Lucia, con la sua parananza e la cucchiarella di legno a sbattere, girare, mescolare, infornare. Un folletto operoso con i suoi ingredienti magici e segreti. Ma in verità niente di magico o segreto c'è nella preparazione di questa torta, solo alcuni passaggi da rispettare affinché la riuscita sia sempre perfetta, come la sua.
Eh sì, perchè dopo averne mangiate fette su fette praticamente per una vita, mi sono finalmente decisa a chiedere a zia Lucia la ricetta di questa torta. Ed ho scoperto che non solo è facilissima ma che è anche leggera, perchè realizzata con l'olio e non con il burro. La zia mi ha evidenziato i passaggi fondamentali, che riporto nella ricetta che allego: 1) sbattere a lungo uova e zucchero, senza stancarsi mai (e pensate che lei, che non ha mai posseduto un mixer, a tutt'oggi che ha ben 85 anni lo fa a mano!); 2) ricoprire bene con la base di caramello la teglia, che sia d'alluminio e non di quelle antiaderenti; 3) inserire la torta appena sfornata in un sacchetto di plastica, fino a che non sia ben fredda; 4) far riposare la torta inzuppata per almeno una notte in frigorifero.
Ecco qua, detta fatta ve la riporto. Chi deciderà di provarla mi saprà dire... io la trovo strepitosa: facile, leggera, fresca, d'effetto, perfetta anche per il fine pasto di Pasqua. Ah, a proposito... a Pasqua a noi la preparerà zia Lucia... fortunati, vero? :)

***

TORTA ALL'ANANAS AL CARAMELLO
(per una tortiera da 26 cm)

250 gr. di farina 00
200 gr. di zucchero + 3 cucchiai per il caramello
100 gr. di olio di semi
5 uova
1 confezione di ananas sciroppata
1 confezione di succo d'ananas
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
scorza di limone

In una terrina capiente, lavorare le uova intere e lo zucchero, a cui avremo aggiunto anche il pizzico di sale, la bustina di vanillina e la scorza di limone. Occorre lavorare bene per almeno una decina di minuti, con un mixer elettrico, fino a che il composto non triplichi e si presenti soffice e spumoso (deve quasi "scrivere").


Unire quindi alle uova la farina setacciata con il lievito, mescolando piano con una spatola, con movimenti dall'alto verso il basso ed, infine, l'olio. Quando aggiungeremo l'olio il composto, inevitabilmente, un pò si smonterà ma non fa niente: le uova durante la lavorazione hanno  incorporato aria. Con l'aiuto del lievito, quindi, la nostra torta in cottura crescerà comunque che è un portento!
Una volta pronto l'impasto, preparare il caramello direttamente nella teglia di cottura: versare nella teglia tre cucchiai di zucchero semolato ed altrettanti di succo d'ananas. Porre la teglia direttamente sul fuoco e far caramellare lo zucchero. Quando avrà assunto un bel colore biondo, il caramello è pronto: con l'aiuto di un cucchiaio spargerlo bene sul fondo e sui bordi della tortiera, quindi rivestire il fondo della teglia con le fette d'ananas, dandogli una forma gradevole.


Versare l'impasto sopra le fette d'ananas, livellare bene ed infornare a forno già caldo (170°)  per circa 30/40 minuti.
Appena sfornata la torta, inserirle in un sacchetto di plastica e chiudere bene: tranquilli, la plastica non fonderà!


Solo quando il dolce sarà ben freddo, capovolgere la torta, un tocchetto delicato sulla teglia... et voilà! Sformarla sul piatto di portata. L'operazione grazie al caramello riuscirà perfettamente.
Infine, inzuppare la torta con il succo d'ananas: il quantitativo necessario è variabile. Sicuramente, non basta quello di conservazione del frutto. Zia Lucia dice che infatti di confezioni di ananas sciroppate ne usa due, la seconda solo per il succo. Ma secondo me, in aggiunta,  è sufficiente utilizzare del semplice succo d'ananas da bere: io ho usato almeno 200 ml, un bicchiere colmo, oltre al succo dell'ananas sciroppato.
La torta deve essere, infatti, bagnata al punto giusto perché andrà consumata con piattino e forchettina.
Porre la torta pronta a riposare in frigorifero, possibilmente un'intera notte, coperta di pellicola o carta d'alluminio.

A chiunque si cimenterà... un dolcissimo assaggio! :)




Commenti

  1. Che dolcezza.. la torta e la sua storia. <3 Lego anche io dei piatti a dei ricordi bellissimi ed è bello che in certe preparazioni si nasconda 'l'anima' di chi di solito le prepara! :D Complimenti, buona Pasqua e un bacione grosso! :D

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    1. E' vero Ely, alcuni piatti hanno un'anima... E sono i migliori tra quelli che ci può capitare di assaporare! Un abbraccio grande a te ed una Pasqua con i fiocchi e tanta, tanta cioccolata :) baci

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  2. Questa ricetta mi ha appassionata soprattutto per la storia della zia Lucia! Che gran donna!
    :-)

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    1. ehehe sì in effetti l'idea era un omaggio alla mia zietta! :) grazie Silvia!!

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  3. Ciao:) senti volevo sapere, ma la torta la si deve tagliare in due per bagnarla? Grazie

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  4. Ciao:) senti volevo sapere, ma la torta la si deve tagliare in due per bagnarla? Grazie

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