La pupazza frascatana


...per il primo compleanno dell'omino!
E' già passato un anno dall'apertura del mio blog: un anno di ricette, esperimenti dolci e dolci scoperte partite tutte... da un dolcissimo omino di zenzero
Come celebrare i primi 365 giorni di quest'avventura in rete che è per me un bellissimo modo di coltivare una delle mie più grandi passioni, da condividere assieme a tanti altri "cake-addicted"?
Bè, ovviamente regalando una degna compagna al mio caro vecchio omino: una compagna fatta di zucchero, miele e farina... la simpaticissima "pupazza frascatana"!
Si tratta di un biscottone tipico dell'area dei Castelli Romani e della città di Frascati, in particolare, dove lo si può trovare in vendita in alcuni forni ed in qualche bar pasticceria, oltre che presso lo storico Bar degli Specchi, sul corso principale della città, che ne vende versioni fatte anche di ceramica. 
Eh sì, perché la "pupazza", nel corso degli anni, è diventato un vero e proprio simbolo di Frascati e della ricchezza del suo territorio, in particolare dei suoi vigneti, che danno uve con cui vengono prodotti vini famosi in tutto il mondo. Per questo la donnina-mostacciolo è rappresentata con tre mammelle: due per il latte ed una per il vino!
La preparazione di questo biscotto è davvero semplice ed anche molto divertente perchè si può dare libero sfogo alla propria creatività, anche se più o meno sempre la "pupazza" viene rappresentata con le fattezze di una contadinella con le braccia "a brocca" poggiate lungo i fianchi: l'importante, però, è che ci si ricordi di dotarla di tre mammelle! 
Essendo praticamente un mostacciolo, la "pupazza" si conserva benissimo per diverso tempo, ed incartata in fogli di cellophane può trasformarsi in un simpatico dono. La presenza del miele fa sì che il biscotto appena fatto sia molto duro: non preoccupatevi, si ammorbidirà poi nei giorni successivi.
Come sempre, buon assaggio a chi si cimenterà... e tanti auguri all'omino!!!


***




La pupazza frascatana 
(dose per due pupazze di circa 20 cm.)

250 gr. di miele millefiori
100 ml. di olio di oliva
qualche goccia di aroma arancia
1 pizzico di sale
farina 00 q.b.
chicchi di grano per decorare

Su fuoco dolce, collocare un pentolino capiente con il miele e l'olio.
Mescolare bene e lasciare riscaldare il composto fino a che non diventi bello fluido.
Appena raggiunto il bollore spegnere il gas ed inserire il pizzico di sale, le gocce di aroma e la farina setacciata a pioggia, poca alla volta.


Non ci sono dosi precise sul quantitativo di farina da utilizzare per preparare un'impasto della giusta consistenza: in questa ricetta si va un pò ad occhio!
In pratica l'impasto dovrà essere abbastanza duro da poter essere lavorato a mano e steso, tenendo presente però che da tiepido è sicuramente più morbido di quando lo faremo freddare per lavorarlo sulla tavola.
Formare una palla e lasciarla riposare a temperatura ambiente per una decina di minuti, coperta da una ciotola capovolta.
Stendere l'impasto fino ad uno spessore di circa1/2 centimetro ed iniziare l'intaglio della "pupazza" con l'aiuto di un coltellino appuntito.
Decorare la pupazza a piacimento con ritagli di impasto sul vestito e per i capelli e, con dei chicchi di grano o di riso o di caffè, formare occhi e bocca.


Infornare su una teglia rivestita da carta forno per circa 15/20 minuti a circa 140/150° o, comunque, fino a doratura.
Appena cotto il biscotto sarà morbido, freddando si indurirà per poi tornare ad essere morbido qualche giorno dopo la preparazione.

Con questa ricetta partecipo al ho vinto il contest "Mani in pasta - i biscotti della tradizione"




Commenti

  1. ciao, sei stata bravissima a realizzare questa pupazza, complimenti

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  2. Che bella!!! E quanto mi ricorda l'infanzia!!! Sempre, in ogni gita domenicale a Frascati tornavo a casa con la "pupazza"! Sembra proprio quella che mio padre mi comprava al bar degli specchi, anzi la tua è di gran lunga più bella!!! Brava! Seguo il tuo blog molto volentieri! Ciao Marina

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    1. Grazie cara Meri! Bè, chi di noi da piccolo ha fatto una passeggiata a Frascati e non si è fatto comprare la pupazza al Bar degli Specchi...alzi la mano!! Ricordo che era un pò duretta da mangiare...ma aveva quell'invitante profumino di miele a cui non si poteva resistere :)) un caro abbraccio!

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  3. allora avrai anche la ricetta dei pepetti alle nocciole?

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    1. Ehi, ciao! Lo sai che in realtà non li conosco?? di che cosa si tratta?

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